Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 28 settembre 2012

Il 1 ottobre torna il Tavolo di Lavoro Regione-Comitati Pendolari

Si terrà lunedì 1 ottobre alle ore 18.00 presso la sede della Regione FVG di Udine l’incontro del Tavolo di Lavoro tra Regione FVG, Comitati dei Pendolari regionali, Trenitalia e per la prima volta anche RFI.
L’incontro è stato richiesto dai Comitati alcune settimane fa, a fronte del peggioramento della condizioni del servizio, che dai primi di settembre ha visto nuovamente accentuarsi l’indice delle soppressioni e dei ritardi.
L’ordine del giorno è di quelli corposi I Comitati compatti chiederanno all’Assessore Riccardi chiarimenti in ordine alla vertenza della linea Gemona-Sacile, sul futuro della quale si stanno addensando sempre più dense nubi di tempesta.
Ma sarà soprattutto l’occasione per “alzare la voce” e richiedere a Trenitalia di tener fede alle promesse, per ora da marinaio, in ordine all’arrivo del nuovo materiale rotabile (4 treni Vivalto), la cui entrata era prevista contrattualmente entro il 2011, poi posticipata ad aprile 2012 e successivamente a luglio 2012.
E’ di tutta evidenza che in questi anni si è lavorato, e bene, visto che grazie alla compattezza delle parti si sono realizzate o sono in corso di realizzazione vari interventi migliorativi del servizio: a partire dall’ingente investimento per l’acquisto dei 8 nuovi treni CAF, che entreranno in esercizio ad inizio 2013, all’avvio del servizio transfrontaliero Mi.Co.Tra o al completamento della riqualificazione delle pensiline della stazione di Udine, ma soprattutto al mantenimento invariato delle tariffe (aumentate solo per quanto concerne l’indice di Legge Istat).
La nostra attenzione in questo momento però sarà incentrata sull’utilizzo delle penali contrattuali del 2011, delle quali ad oggi non si conosce ancora né la precisa quantificazione, né la loro destinazione. In passato avevamo proposto la possibilità di riconoscere un bonus in favore dei pendolari, riconoscendo una riduzione di prezzo sull’acquisto dell’abbonamento anche alla luce dell’esito del sondaggio svolto. Vista l’impossibilità giuridica di addivenire a questa soluzione, non prevista dal contratto, si era proposto di utilizzare le penali per l’acquisto di materiale rotabile (un vagone); ad oggi purtroppo nulla si sa.
A tal fine proporremo all’Assessore Riccardi una nuova idea, legata a un intervento concreto, sicuramente realizzabile in tempi più stretti, rispetto a quello dell’acquisito del vagone ferroviario. La nostra idea è quella di dotare con nuovi tabelloni partenze/arrivi alcune stazioni minori della regione. Gemona, Carnia, sono ad esempio dei centri intermodali utilizzati anche dagli utenti del servizio integrato treno-bus; Cervignano, Sacile e Monfalcone sono altre realtà in cui si registra un significativo flusso di passeggeri.
Chiederemo pertanto “cose concrete”, soluzioni non più procrastinabili, necessarie per risolvere disservizi che non trovano nessuna giustificazione plausibile: come ad esempio la questione dei servizi igienici ancora chiusi “sulla base di un’inesistente normativa europea”, o la necessità di adeguare il software delle nuove biglietterie self-service, le quali non funzionano mediante l’utilizzo di denaro contante ma solo con carta di credito, ovvero non sono in grado di emettere tutte le tipologie dei titoli di viaggio.
Un’ulteriore questione che verrà messa sul piatto sarà quella della creazione di un vero coordinamento tra i vettori che gestiscono il servizio integrato Trenitalia-Saf lungo la linea Udine-Tarvisio.
Il problema è stato più volte sollevato e trattato in varie sedi, non ultima a luglio con la Provincia di Udine, Ente erogatore del servizio TPL gomma. I risultati però in favore dell’utenza sono a tutt’oggi molto modesti, se non inesistenti, vista la difficoltà cronica di coordinamento tra i vari soggetti interessati.
Non nascondiamo il nostro disappunto al riguardo, soprattutto nei confronti della Provincia di Udine e del gestore Saf, i quali continuano a far finta che il problema non esista, scaricando ogni responsabilità su altri.
Come la Regione FVG ha dato prova di saper affrontare le problematiche relative alla delega del servizio ferroviario, è necessario che anche gli altri interlocutori Istituzionali incomincino "a remare nella stessa direzione", dando prova di dar risposte concrete ai Cittadini in ordine ai servizi pubblici di loro competenza.
Oggi purtroppo il trasporto pubblico locale soffre di criticità e ostruzionismi che non sempre permettono un’offerta adeguata alle necessità dell’Utenza.
Si parla tanto di razionalizzazione, di spending review, ma forse si dimentica di quanti doppioni esistono tutt’ora, tra le corse di treni e bus; si pensi a quanti bus viaggiano vuoti perché presentano orari non coincidentI con quelli dei treni o non coordinati con gli altri servizi pubblici. Tutto perché le competenze del servizio TPL risultano spezzettate tra Regione e Provincia, mancando DI un vero e proprio coordinamento.
Come si dice la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra …
Se questi sono i risultati di una cogestione del servizi su gomma e ferroviario da taluni ritenuta “virtuosa”, forse è bene fare un passo indietro e decidere senza tentennamenti di sorta di conferire tutte le competenze sul TPL ad un unico soggetto istituzionale, il quale sia in grado di avere la più ampia visione della situazione.

giovedì 27 settembre 2012

Nuove biglietterie Self Service: il Comitato interroga la Regione FVG

Pubblcihaimo di seguito la lettera inviata all'Assessore regionale ai trasporti, Riccardo Riccardi, relativa alle problematiche delle nuove biglietterie self service Fast Ticket istallate recentemente in alcune stazioni della linea.

Egregio Signor Assessore,
Le scriviamo per sollecitare un Suo intervento in ordine alla soluzione di una semplice, ma fondamentale problematica legata all’offerta del servizio ferroviario della linea Udine-Tarvisio inerente l’acquisto dei titoli di viaggio da parte dei viaggiatori.
Ricordiamo con piacere l’attività svolta dalla Regione e da Lei in particolare per riaprire la biglietteria con operatore di Gemona, tagliata senza ragione da Trenitalia, nonché gli sforzi compiuti per migliorare la qualità del servizio in generale, a partire dall’ottima politica tariffaria che ha permesso il mantenimento delle tariffe regionali in questi anni e l’eliminazione dell’iniqua maggiorazione tariffaria Trenitalia-Saf che incideva sugli utenti gemonesi da oltre un decennio.
Si sono fatti alcuni passi in avanti grazie alla concertazione del Tavolo di Lavoro istituito dalla Regione con Trenitalia e i Comitati dei Pendolari, ma si registrano ancora incredibili svarioni e buchi nell’organizzazione e nella gestione del servizio offerto.
Al riguardo vogliamo portare alla Sua attenzione la questione delle nuove biglietterie self service, recentemente istallate da Trenitalia in alcune stazioni della linea; intervento come si ricorderà promesso ancora dal Direttore Pettenella alla fine del 2011.
Le nuove biglietterie Fast Ticket, sostituiranno tutte le vecchie emettitrici ETF 500 e 501: a Tricesimo San Pelagio e a Tarvisio Boscoverde sono state installate già a fine maggio, a Gemona del Friuli lo scorso 3 settembre.
Si tratta di emettitrici di ultima generazione touch screen, che dovrebbero permettono l’acquisto di tutti i biglietti ferroviari, sia nazionali che regionali, mediante il pagamento per monete-contanti, nonché utilizzando carte di debito bancomat o carte di credito.
Le biglietterie permettono poi all’utente di accedere ad alcune informazioni di base in più lingue (italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo) relative agli orari e alle tariffe. Sulla carta una miglioria senza precedenti al servizio di biglietteria di Trenitalia !
Peccato però che a distanza di settimane e in alcuni casi di mesi, le biglietterie non risultino ancora pienamente funzionati a causa del mancato adeguamento del software; in particolare abbiamo accertato che:
1) non sono in grado di emettere titoli di viaggio integrati Trenitalia-Saf, ovvero quelli maggiormente utilizzati dai viaggiatori della linea Udine-Tarvisio (vedi allegata foto n. 1); la questione ha poi delle ricadute negative anche sui fruitori del servizio Mi.Co.Tra, atteso che per la tratta nazionale - per evitare maggiorazioni dovute all’acquisto del biglietto a bordo - il viaggiatore, da regolamento, dovrebbe salire sul treno già con il titolo di viaggio preacquistato a terra.
2) L’emettitrice non permette poi l’acquisto del biglietto per contanti o con monete, pur essendo previsto l’apposita funzione. Attualmente è possibile solo l‘acquisto mediante bancomat o carte di credito (vedi allegata foto n. 2).
A tal fine sollecitiamo un pronto intervento della Regione FVG, affinché intimi a Trenitalia di provvedere ad adeguare le nuove biglietterie all’acquisto dei titoli integrati Trenialia-Saf valevoli lungo la linea Pontebbana, nonché ad abilitarle all’acquisto per contanti o monete.
Sollecitiamo inoltre che anche in tutte le altre stazioni della tratta vengano presto installate le nuove biglietterie.
Da ultimo chiediamo informazioni circa il futuro del servizio di biglietteria con operatore di Gemona e Tarvisio, atteso che il contratto di appalto con la Cooperativa che ivi opera scade il 31.12.2012.
Servizio che riteniamo strategico, oltre che di qualità per l’intero Territorio dell’Alto Friuli.
Con l’occasione Le ribadiamo quanto già proposto in altra sede, circa l’opportunità di ampliare a titolo sperimentale il servizio di biglietteria anche in altri orari: garantendo ad esempio durante la settimana di fine mese una apertura prolungata sino alle 19.30 (oggi la biglietteria chiude alle 17.00).
Questo faciliterebbe il rinnovo dell’abbonamento da parte di molti pendolari che rincasano con i treni serali, aumentando così il fatturato della biglietteria di Gemona e decongestionando quella di Udine, dove gran parte degli utenti sono altrimenti costretti a rivolgersi per il rinnovo del titolo di viaggio.
Certi che i nostri suggerimenti vengano accolti favorevolmente e sicuri di un Suo pronto intervento volto a richiedere l’assunzione delle necessarie determinazioni del caso, cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri migliori saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli

martedì 25 settembre 2012

In bocca al lupo Giusy !

Domenica sera, seppur a malincuore, ma felici per lei, abbiamo accolto le dimissioni da ogni carica sociale della nostra amica Giusy Gubiani.
Giusy, come noto è diventata la corrispondente del Messaggero Veneto per la cronaca di Gemona del Friuli.
Con la coerenza che da sempre la contraddistingue, sia per motivi di lavoro, che per evitare ogni tipo di conflitto di interessi, Giusy ha rassegnato le dimissioni da ogni carica del Comitato.
E’ stata una scelta difficile per Lei visto che utilizzando le sue parole “l’esperienza del Comitato è una delle più belle che mi sia capitata negli ultimi anni, perché mi ha fatto sentire orgogliosa di me e soprattutto perché mi ha dimostrato che qualcosa si riesce a cambiare … “
Un atto nobile che dimostra la serietà e la correttezza di Giusy; una compagna di viaggio che fin dalla nascita del nostro sodalizio ha dedicato con impegno e passione il suo tempo libero in tante attività del Comitato, iniziative che poi hanno conseguito importanti e significativi miglioramenti del servizio ferroviario regionale.
Un grazie di cuore a nome di tutti noi e di tutte quelle persone che grazie al Tuo prezioso lavoro possono beneficiare oggi di un servizio migliore.
Siamo certi che continuerai a seguirci e magari, con un “occhio benevolo” a raccontare i pregi e i difetti di questo mezzo di trasporto, così strano, ma unico nel suo essere.
Un grosso imbocca al lupo per la Tua nuova attività e per la Tua carriera professionale.
Bon viac Giusy ! I toi amîs dal Comitât

Vandali sul Mi.Co.Tra: cretini !

Da alcune settimane purtroppo abbiamo rilevato che la livrea sinistra del Mi.Co.Tra risulta danneggiata.
Purtroppo alcuni cretini, non avendo altro di meglio da fare, hanno pensato di imbrattare con lo spray la fiancata sinistra delle carrozze del treno.
Non si tratta certo di disegni artistici, bensì di veri e propri vandalismi per i quali necessiterebbe l’individuazione dei responsabili e l’irrogazione di una pena esemplare.
Ad aggravare la situazione è che si tratta di “vandali nostrani”, visto che il Mi.Co.Tra viene ricoverato di notte presso i nostri depositi: cosa penseranno i tanti turisti tedeschi e austriaci nel vedere questo squallore? I soliti italiani …
Ci appelliamo alla Regione, a FUC e a FS, proprietaria dello scalo di ricovero, affinché si attivino per far accertare le responsabilità di un siffatto danno, aumentando la vigilanza e i controlli sul materiale ricoverato.
Auspichiamo inoltre che si provveda al più presto a ripristinare la livrea originaria, ovviamente a spese della collettività qualora non vengano individuati i responsabili…
Condanniamo nella maniera più totale e ferma i responsabili di questi atti, che con queste azioni provocano non solo un danno materiale di migliaia di euro, ma anche d’immagine visto la valenza transfrontaliera del Mi.Co.Tra.
Purtroppo non è la prima volta che il materiale rotabile viene preso di mira da questi pseudo artisti; anche il Minuetto “Ale 501074” è stato vandalizzato tra la notte del 20 e la mattinata del 21 settembre presso il deposito di Trieste. Desolante la scena che si sono trovati di fronte i ferroviari di servizio al mattino, costretti a utilizzare il Minuetto per le corse mattutine ancora con la vernice fresca degli spray …
Da utenti e contribuenti siamo schifati dinanzi a questi comportamenti. Serve aumentare il controllo, ma soprattutto punire in maniera esemplare i responsabili, educando questi imbecilli a una condotta civile e in linea con le regole della società.

domenica 23 settembre 2012

I pendolari in diretta TV martedì 25 a Buongiorno Regione

Con molto piacere abbiamo accolto l’invito della redazione giornalistica di Rai Regione a partecipare martedì prossimo alla trasmissione “Buongiorno Regione” in diretta su Rai 3 alle ore 7.30.
Il Movimento dei pendolari regionali sarà così rappresentato in video da Marco Chiandoni, figura di riferimento del Comitato Pendolari Spontaneo FVG, il quale porterà la voce di tutti i Comitati Pendolari Regionali.
Sarà l’occasione per fare il punto della situazione sul servizio ferroviario regionale, producendo numeri e statistiche di questo ultimo anno, rilevando non solo i disservizi, ma anche i passi in avanti fatti in ordine ai miglioramenti alla qualità del servizio; il palcoscenico sarà inoltre utile per anticipare alcuni dei temi che verranno trattati nella prossima sessione del 1 ottobre del Tavolo di Lavoro Regione FVG-Trenitalia e Comitati dei Pendolari.
Cogliamo l’occasione per comunicare che mercoledì 25 settembre i Comitati dei Pendolari, unitamente ad alcuni amanti della ferrovia e al gruppo Amici della Gemona-Sacile si ritroveranno verso le 19 presso la Stazione ferroviaria di Pinzano per un incontro finalizzato a sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sull’annosa questione della chiusura della linea Gemona-Sacile.
L’incontro si svolgerà a Pinzano, stazione simbolo della linea, in quanto proprio quest’anno festeggia il suo 100° anniversario. Dopo l’incontro seguirà una cena conviviale presso un locale tipico poco distante; chi volesse partecipare e unirsi a noi può telefonare allo 328 4948235 (Rif. Andrea).

sabato 22 settembre 2012

Tavolo di Lavoro Regione FVG-Comitato Pendolari: OdG dell'incontro del 1 ottobre

Dopo l’ultimo incontro tenutosi oramai il 10 aprile scorso e a seguito dei disservizi riscontrati nelle ultime settimane, i Comitati Pendolari Alto Friuli e del FVG, hanno inviato una richiesta d’incontro urgente agli uffici regionali per discutere e trattare alcune problematiche non più differibili nel tempo.
L'assessore Riccardi ha pertanto accolto la richiesta dei rappresentanti dei pendolari, convocando per lunedì 1 ottobre il Tavolo di Lavoro, al quale siederanno anche Trenitalia e per la prima volta RFI.
Di seguito indichiamo la proposta di OdG dei punti da trattare :
1) richiesta chiarimenti sulla chiusura temporanea (?) della linea Gemona – Sacile e sul futuro della linea;
2) richiesta chiarimenti sull’arrivo del nuovo materiale rotabile in Regione, in particolare riguardo ai 4 treni Vivalto, la cui entrata in esercizio è stata prima annunciata per il mese di aprile 2012 e successivamente posticipata a luglio e settembre 2012 e di cui ancora non vi è traccia;
3) richiesta chiarimenti sull’inesistente campagna di promozione del progetto MICOTRA, che rischia di compromettere il futuro del servizio di trasporto ferroviario transfrontaliero;
4) aggiornamento sulla situazione dei servizi igienici ancora chiusi, “sulla base di un’inesistente normativa europea” da RFI, in 5 stazioni presidiate;
5) richiesta chiarimenti su installazione e funzionamento delle nuove biglietterie self-service, in alcune stazioni non funzionano mediante l’utilizzo di denaro contante ma solo mediante uso di carta di credito;
6) richiesta di chiarimento definitivo sull’utilizzo delle penali contrattuali del 2011 delle quali ad oggi non si conosce ancora né la quantificazione, né come verranno o vengono impiegate dalla Regione;
7) analoga richiesta riguarda le penali contrattuali per l’anno 2012: poiché i primi tre mesi sono stati drammatici è facile pensare che anche quest’anno Trenitalia non raggiunga i parametri previsti dal contratto di servizio;
8) aggiornamento riguardo alla predisposizione del nuovo orario cadenzato che dovrebbe entrare in vigore da dicembre 2012 e il cui inizio sembra spostato al 2013, tenendo conto che i gestori del trasporto su gomma non sono al corrente della volontà di introdurlo;
9) rinnovo della richiesta di maggiore trasparenza sui dati relativi all’andamento ferroviario mediante la pubblicazione di reports periodici sul sito web della Regione FVG;
10) richiesta di informazioni su a che punto sia la predisposizione del bando di gara per l’affidamento della gestione del trasporto ferroviario.
Alla riunione abbiamo chiesto che partecipino sia la Direzione Regionale Trenitalia che RFI, la cui presenza risulta di fondamentale importanza.

venerdì 21 settembre 2012

Gemona-Sacile: da lunedì 24 nuovi orari dei bus

Lunedì 24 settembre entreranno in vigore le modifiche agli orari di alcune corse degli autobus sostitutivi che, a fronte dell'attuale chiusura della linea ferroviaria Sacile-Gemona, assicurano la continuità dei collegamenti da e verso Sacile in particolare per studenti e lavoratori.
E', inoltre, prevista una nuova corsa di ritorno alle 12.15 da Sacile ad Aviano.
"Tali variazioni - ricorda l'assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi - accolgono le richieste delle scuole e degli studenti esaminate in un tavolo congiunto con la Provincia di Pordenone e Trenitalia e perfezionate in successivi contatti tra la stessa Amministrazione provinciale, gli istituti scolastici interessati e la divisione passeggeri regionale di Trenitalia".
Le modifiche introdotte consentiranno agli studenti un più agevole rientro e minori tempi di percorrenza in andata. Dalla giornata di oggi saranno pubblicizzate tutte le variazioni. "Desidero ringraziare la Provincia di Pordenone e Trenitalia per il lavoro svolto - ha sottolineato l'assessore Riccardi - che ha consentito di dare una prima risposta alle richieste dei genitori degli alunni e a tutto il territorio". "Resta naturalmente ferma la volontà della Regione, ribadita anche di recente da una specifica comunicazione al ministero dello Sviluppo economico e dei Trasporti ed all'amministratore delegato del Gruppo FS, Mauro Moretti, di una rapida riapertura della linea ferroviaria Sacile-Gemona", ha osservato Riccardi.
Un primo passo che ci auguriamo risolva il problema contingente degli orari del servizio bus sostitutivo, ma che lascia ancora inalterata la questione sul futuro della linea.
Da segnalare che le Amministrazioni Locali stanno aumentando il pressing sulla Regione: giovedì sera il Consiglio Comunale di Gemona  del Friuli è stato il primo ad approvare un articolato e completo Ordine del Giorno a difesa della linea Gemona-Sacile. il documento presentato dal consigliere di maggioranza Andrea Palese, è stato redatto a più mani con il contributo di tutti i Comitati Pendolari Regionali, nonché con il supporto di alcuni Amministratori Locali (Maniago e Cavasso Nuovo).
Il docuemento verrà ora discusso e approvato anche da altri Comuni interessati dalla linea, i cui Consigli Comunali sono già stati convocati per la prossima settimana.   

giovedì 20 settembre 2012

Appello agli amici friulani nel mondo: Salviamo la ferrovia Gemona Sacile

Con molto piacere accogliamo l’invito dei colleghi del Comitato Pendolari Spontaneo FVG a pubblicare l’appello rivolto ai Fogolars Furlans nel mondo in ordine al salvataggio della Gemona-Sacile.
 “Con emozione e orgoglio per il legame che il popolo friulano mantiene con il suo territorio, pubblico l’appello in lingua friulana (marilenghe) che un nostro amico ci ha gentilmente tradotto. Questo appello sarà contestualmente inviato a tutti i Fogolars Furlans sparsi per il mondo: ricordiamoci che proprio attraverso la ferrovia Pedemontana molti emigranti lasciarono le loro case per cercare migliori condizioni di vita all’estero. Un grazie particolare all’amico Romano Vecchiet per la redazione di questo appello in lingua italiana, già pubblicato su questo blog.
Buona lettura!

La ferade “Pedemontane” Glemone-Pinçan-Sacîl, la ferade dai emigrants, une zoie tra lis liniis feroviariis locâls dal Friûl pes bielecis dal paisaç che e travierse, ma ancje pe funzionalitât di traspuarts che e podarès esprimi, e va viers la sierade definitive volude des “Ferrovie dello Stato”.
Il lâ fûr des sinis di un tren par vie di un slac tal ultin mês di Lui, e il scjars trafic di passezîrs sul so percors, par colpe di oraris fûr dal vade e no praticabii, a saressin i motîfs che a determinin la sô fin prin da la ore.
Une infrastruture cuntune grande rilevance, che e met in colegament svelt dôs Provinciis, volude a fuart des popolazions e dai paîs interessâts, e sta par jessi sierade cence trai un colp di une aziende che aromai, dispreseant il teritori che e varès di servî, e je cognossude dome pai disservizis che e va indevant a erogâ.
La Regjon e à di fâi cuintri a chestis decisions, e à di cjapâ la ocasion par pensâ a rilançâle, metint la Pedemontane in facile coincidence cui plui impuartants trens pe Austrie di une bande e par Vignesie (e duncje Rome e Milan) di chê altre.
No vin simpri di sotstâ ae logjiche de gome! La “Pedemontane” e je un ben par ducj i citadins dal Friûl Vignesie Julie, ma tant che dutis lis liniis feroviariis locâls, un ben public dedicât e destinât a dut il Paîs. No podin fânuse puartâ vie!

mercoledì 19 settembre 2012

Questione Gemona-Sacile: domani approda in consiglio comunale a Gemona

Pubblichiamo di seguito la proposta di delibera presentata dal consigliere comunale di Gemona del Friuli con delega alla mobilità, Andrea Palese, relativa all’Ordine del Giorno “Problematiche inerenti la linea ferroviaria Gemona-Sacile” che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale fissato per domani sera alle ore 20 a Palazzo Boton.
Dopo la riunione dei Sindaci con l’Assessore Riccardi del 10 settembre scorso, l’interrogazione depositata alla Camera dei Deputati dall’on. Compagnon e la mozione del Consiglio Comunale di Osoppo, ora la questione verrà trattata con un apposito Ordine del Giorno, completo e articolato, redatto con il contributo degli utenti e in particolare del nostro Comitato, del Comitato Pendolari Spontaneo Friuli Venezia Giulia, del gruppo Amici della Gemona-Sacile (che rappresentano gli studenti e i pendolari fruitori della Gemona-Sacile), nonché di alcuni appassionati e conoscitori di ferrovia Romano Vecchiet e Giorgio Stagni.
L’auspico è quello che la questione della Gemona-Sacile non vada nel dimenticatoio, bensì venga trattata con la serietà che merita.

ORDINE DEL GIORNO
presentato dal Consigliere Andrea Palese (Gruppo Gemon@ssieme)
OGGETTO: problematiche inerenti la linea ferroviaria Gemona-Sacile
IL CONSIGLIO COMUNALE DI GEMONA DEL FRIULI
PREMESSO CHE le Istituzioni devono farsi promotrici di una politica dei trasporti volta a garantire ai Cittadini il diritto fondamentale alla mobilità e spostamento, assicurando loro un sistema integrato che realizzi il collegamento ottimale di tutte le parti del territorio, favorendo e incentivando l’utilizzo del treno come mezzo di spostamento di massa, al fine di ridurre il traffico veicolare privato sulla rete stradale, l’inquinamento atmosferico e acustico anche riguardo al trasporto delle merci.
CONSIDERATO che sia recentemente, che negli anni passati sono stati effettuati ingenti investimenti con la realizzazione e il potenziamento delle linee ferroviarie Udine-Tarvisio e Gemona-Sacile, compresa la costruzione della stazione di Gemona del Friuli, la quale costituisce il punto di riferimento di un ampio bacino d’utenza; nonché si sono investite risorse per potenziare lo scalo ferroviario del Distretto Industriale CIPAF di Osoppo, il quale movimenta ogni anno oltre 35.000 carri, 1,5 milioni di tonnellate di merci, risultando il più importante della regione.
VERIFICATO che dal 6 luglio scorso la linea Gemona-Sacile risulta chiusa a fronte dei danni provocati da una frana e dallo sviamento di un treno Minuetto nei pressi della stazione di Meduno; che a fronte di tale incidente il gestore del servizio passeggeri, Trenitalia Spa, ha provveduto a garantire i collegamenti con bus sostitutivi.
ATTESO che Ferrovie dello Stato con un comunicato ha annunciato che il servizio di autobus sostitutivo proseguirà fino all’8 dicembre 2012, ultimo giorno prima del cambio orario, data dopo la quale non si conoscono le determinazioni della Direzione Centrale di FS.
RILEVATO che più volte in passato l'avviso di sospensione del servizio fino al cambio orario è stato utilizzato come informazione eufemistica per linee mai più riaperte (da ultimo sulla linea Chivasso-Asti, come da avviso del 12 settembre 2011 a firma di RFI e Trenitalia).
RILEVATO che la circolazione ferroviaria lungo la linea Gemona-Sacile è stata in passato più volte sospesa - specie durante la stagione estiva - per l’esecuzione di alcuni lavori di manutenzione, senza preventivamente convocare le Amministrazioni Comunali interessate; considerato inoltre che Ferrovie dello Stato ha più volte paventato un’ipotesi di chiusura della tratta Osoppo-Sacile, mantenendo solo il troncone Gemona-Osoppo a servizio delle aziende, riducendo parimenti il fascio dei binari disponibili allo scalo CIPAF.
VERIFICATO che il servizio autosostitutivo su gomma, con l’avvio del nuovo anno scolastico, sta creando grave disagio all’utenza scolastica non essendo gli orari dei bus in linea con quelli della scuola.
APPRESO che l’utenza - e particolare quella organizzata e rappresentativa dei Comitati Pendolari Alto Friuli e del Comitato Pendolari Spontaneo FVG - ha più volte denunciato una serie di disagi e disservizi inerenti il servizio, sensibilizzando le Istituzioni ad assumere urgenti decisioni in ordine alle problematiche lamentate.
ATTESO che non si comprendono i veri motivi dell’interruzione della linea, in quanto il tratto di ferrovia danneggiata dalla frana e dal deragliamento del 6 luglio scorso appare già ripristinato e risulterebbe operativo.
RITENUTO che attualmente è vigente un contratto di servizio sottoscritto tra Regione FVG e Trenitalia Spa, che prevede il mantenimento del servizio ferroviario passeggeri lungo la linea sino al 31.12.2014 e che, peraltro, la Regione ha già manifestato l’intenzione a continuare il servizio anche successivamente, ritenendo la Gemona-Sacile “strategica”, in quanto costituisce una cerniera di collegamento fra la pianura e l’Alto Friuli, risultando potenzialmente utile a decongestionare il traffico lungo la Venezia-Udine e permettendo in tal modo una riduzione dei tempi di percorrenza.
CONSIDERATO che la linea ferroviaria in questione, oltre alla funzionalità trasportistica che esprime, costituisce un gioiello tra le linee locali della nostra regione per le bellezze paesaggistiche che attraversa, interessando un’area di grande attrattiva turistica, che proprio grazie al treno potrebbe essere ulteriormente sviluppata nell’ottica di un turismo sostenibile (si pensi all’organizzazione di treni storici o all’ormai diffusissimo fenomeno del Bici+Treno, che quest’anno ha avuto un incremento esponenziale lungo la Pontebbana grazie all’introduzione del servizio transfrontaliero Micotra).
ATTESO che all’esito dell’incontro dello scorso 10 settembre tra l’Assessore Regionale ai Trasporti e i Sindaci dei Comuni interessati dalla linea, la Regione FVG si è impegnata a contattare Rete Ferroviaria Italiana Spa affinché possa ripartire da subito la circolazione dei treni sulla linea Gemona-Sacile, facendo venir meno i disservizi lamentati dall’utenza; nonché si è impegnata - con il contributo di tutte le Amministrazioni Locali interessate e di tutti i portatori d’interesse sia pubblici che privati - a studiare quali potranno essere le prospettive di sviluppo futuro dell’infrastruttura, che alla funzione di trasporto pubblico locale nella zona Pedemontana assomma quella di significativa valenza ambientale e turistica.
PRESO ATTO: 
  • del progressivo depauperamento dei servizi ferroviari a vantaggio del servizio su gomma; 
  • che la gestione di un servizio pubblico universale, come quello ferroviario, non si basa sul mero profitto, ma deve contemperare le esigenze di bilancio con quelle economico-sociali del territorio, specie quelli a bassa densità abitativa, garantendo l’equilibrio sociale in ordine alla funzione di trasporto pubblico;
  • che l’eventuale dismissione della linea ferroviaria risulterebbe un atto penalizzante non solo per il trasporto passeggeri, ma rischierebbe di ricadere negativamente anche sulle attività produttive e sulle industrie che operano nell’ambito del Distretto del CIPAF, visto che comporterebbe un ridimensionamento dello scalo ferroviario; 
  • che la Regione FVG e il Land della Carinzia, in collaborazione con Ferrovie Udine-Cividale e OBB, hanno attivato nel giugno scorso un servizio di trasporto ferroviario transfrontaliero denominato Micotra lungo la direttrice Udine-Villach. Il nuovo servizio si prefigge di promuovere sotto il profilo turistico l’Alto Friuli e la Carinzia e al contempo di potenziare la domanda di mobilità pendolare; che la stazione di Gemona è uno degli hub del Micotra, nonché rappresenta il punto naturale di interscambio tra le linee Gemona-Sacile e Pontebbana; 
  • la Regione FVG ha investo ingenti risorse per l’ammodernamento del materiale rotabile per il miglioramento della qualità del servizio offerto, nonché sta elaborando una revisione delle linee, per garantire un servizio più capillare e moderno, rimodulando l’offerta in funzione delle esigenze di mobilità del territorio (Gemona-Sacile, coincidenze con servizi della Trieste-Venezia della Pontebbana), con particolar riferimento all’individuazione degli orari delle corse pendolari e attraverso un’integrazione efficiente tra trasporto ferroviario e quello su gomma, in maniera da favorire l’intermodalità.
Con voti favorevoli ____________espressi per alzata di mano
CHIEDE
al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore Regionale alla Pianificazione territoriale, energia, mobilità ed infrastrutture di trasporto, di farsi carico verso Trenitalia Spa e Rete Ferroviaria Italiana Spa per :
1) risolvere immediatamente il problema contingente legato ai disservizi lamentati dall’utenza e in particolare dagli studenti fruitori delle scuole di Gemona del Friuli, Maniago e Sacile, utilizzatori del sevizio ferroviario in questione, armonizzando gli orari del servizio sostitutivo bus con quelli scolastici;
2) richiedere la riapertura immediata della linea ferroviaria, atteso che la tratta risulterebbe già operativa, ovvero provvedere ad eseguire i necessari interventi di messa in sicurezza;
3) vigilare sull’operato di Trenitalia Spa, facendo applicare in maniera puntuale quanto stabilito dal contratto di servizio vigente;
4) potenziare il servizio ferroviario lungo la tratta, verificando le esigenze di mobilità del territorio in maniera da garantire i bisogni dell’utenza, sia pendolare che non, con particolar riferimento al miglioramento degli standard qualitativi del servizio offerto mediante una riqualificazione della linea e delle stazioni poste lungo la stessa, al fine di un rilancio del servizio.
A tal fine
AUSPICA
che per la valutazione dei servizi ferroviari resi ed il miglioramento qualitativo dell’offerta degli stessi, venga avviato un tavolo di lavoro tra Regione, Trenitalia Spa, Rete Ferroviaria Italiana Spa, Amministrazioni Locali e l’Utenza (rappresentata dai Comitati Pendolari), sul modello di quello già operante tra Regione FVG e Pendolari, affinché si possa da subito lavorare - nel riguardo delle rispettive competenze - a programmi seri e non utopistici sulla possibile riqualificazione della tratta ferroviaria in oggetto, in un’ottica di sviluppo sostenibile, che possa avere delle ricadute positive sull’economia della Pedemontana.
Il presente Ordine del Giorno verrà inviato: al Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia; alla Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia; all’Assessore Regionale alla Pianificazione territoriale, energia, mobilità ed infrastrutture di trasporto; alla Direzione Regionale Trenitalia Spa; alla Direzione Rete Ferroviaria Italiana Spa; a tutti i Comuni interessati alla linea Gemona-Sacile (Osoppo, Forgaria, Vito D’Asio, Pinzano al Tagliamento, Travesio, Meduno, Fanna, Maniago, Monterale Valcellina, Aviano, Polcenigo, Budoia, Sacile); al CIPAF - Consorzio per lo Sviluppo Industriale ed Economico della Zona Pedemontana Alto Friuli.

martedì 18 settembre 2012

Incontro Regione FVG – FS: Riccardi a Trenitalia, migliorare il servizio, e convoca i Comitati Pendolari il 1° ottobre.

La Regione contesta le ripetute soppressioni dei convogli ferroviari e convoca una riunione con i Comitati dei Pendolari per il 1 ottobre prossimo: l'Assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi lo ha deciso dopo l'incontro avuto ieri a Udine con la dirigente regionale di Trenitalia Maria Giaconìa.
Riccardi ha dichiarato che "abbiamo fatto un'analisi delle ragioni delle soppressioni ritenute non strutturali. Prime fra tutte l'incendio a Duino nell'agosto scorso e il black-out elettrico a Venezia Santa Lucia dei primi giorni di settembre, che ha letteralmente paralizzato il servizio. Alla base resta comunque la vetustà del parco rotabile, in particolare della motrice ALE 801, in servizio ormai da oltre 40 anni".
Nel corso dell'incontro è stato esaminato lo stato di esercizio del servizio, i tempi per l'arrivo del nuovo materiale rotabile, del cadenzamento degli orari, ecc. Anche se secondo Trenitalia si registrano miglioramenti nel servizio, per la Regione è urgente giungere a condizioni sempre migliori per garantire agli utenti un servizio di qualità. E di ciò si parlerà nell'incontro dell'1 ottobre con i rappresentanti dei pendolari., i quali già nei giorni scorsi avevano chiesto un incontro con Regione FVG, Trenitalia e RFI.
Sul fronte della Gemona-Sacile l’Assessore Riccardi punge FS, "se lo Stato persevera nell'intenzione di chiudere la ferrovia Sacile-Gemona, RFI la regali alla Regione. Siamo pronti a studiare la sostenibilità di una gestione da parte della società ferroviaria regionale".
Dall'incontro è emerso che il servizio ferroviario Sacile-Gemona al momento non può essere ripristinato in quanto RFI che gestisce la linea sostiene che la stessa non è in sicurezza dopo lo smottamento verificatosi nel luglio scorso nei pressi di Meduno e che per i lavori sarebbe necessario oltre 1 milione di euro. Di conseguenza Trenitalia, che gestisce il servizio trasporti, non può riprendere il servizio ferroviario, ma solo garantire lo stesso con uno sostitutivo su gomma. Esaminata pertanto nel dettaglio la situazione e tenuto conto delle proteste degli utenti per gli orari delle corse su gomma, Regione e Provincia di Pordenone hanno avanzato a Trenitalia le proposte del Comitato dei genitori dei ragazzi che frequentano le scuole a Sacile per armonizzare il più possibile gli orari delle corriere con quelli di entrata e di uscita dei ragazzi stessi. Le proposte saranno immediatamente vagliate a livello tecnico per giungere ad una soluzione condivisibile e atte a garantire un servizio efficiente per tutti. Trenitalia ha quindi fatto presente che per i motivi di sicurezza della linea palesati da RFI non è in grado di riprendere il servizio ferroviario nemmeno parzialmente da Maniago a Sacile.
"A questo punto la Regione - ha sostenuto l'assessore Riccardi - chiede la rapida riapertura della linea ed il rispetto del contratto di servizio sottoscritto da Trenitalia. In caso contrario chiederemo allo Stato di trasferirci quella linea".
Da parte nostra sosteniamo la linea di Riccardi e lo esortiamo a procedere lungo questa strada.
Non resti una mera provocazione, ma si valuti attentamente la concreta possibilità di trasferire la proprietà della linea da RFI Spa (partecipata dal Ministero del Tesoro) alla Regione FVG.
Solo con il trasferimento alla Regione della linea sarà possibile finalmente uscire da quella impasse che si è creata sul futuro della Gemona-Sacile.
La possibilità da parte della Regione di ottenere la linea aprirebbe infatti ad altri scenari, permettendo di sviluppare concretamente - in sinergia con altri soggetti, sia pubblici che privati -, progetti economici di largo respiro, sfruttando soprattutto la vocazione turistica della linea.
Progetti da sviluppare direttamente sul territorio, non ultimo la possibilità di gestire il servizio ferroviario in house, utilizzando il vettore di Ferrovie Udine-Cividale, che tanto bene sta operando lungo la Pontebbano con il servizio transfrontaliero MICOTRA Udine- Villach.
L’idea di Riccardi ci piace, serve coraggio, progettazione e lungimiranza., ma con il supporto di tutti e tenendo i piedi ben piantati al terreno siamo sicuri che sia riveli una scelta vincente.

lunedì 17 settembre 2012

Treni spot a gonfie vele. Ma scoppia già il “caso MICOTRA per la Festa della Zucca di Venzone”

Si è appena conclusa la kermesse del Friuli Doc, positiva sicuramente sotto il profilo dei trasporti e dei treni spot.
Si può far meglio certamente, ma negli ultimi due anni le Istituzioni e i gestori dei servizi si sono dati da fare, anche se non sempre il coordinamento è stato efficiente.
Trenitalia purtroppo continua la sua lunga serie di errori, con orari sbagliati o con una carente informazione alla clientela (basti pensare che nell’opuscolo di Friuli doc c’erano tutti gli orari dei treni FUC per Cividale, gli orari dei bus SAF, mancavano quelli di Trenitalia …).
La gente gradisce questo tipo di trasporto visto che i treni sono stati ben utilizzati, soprattutto da giovani, ma anche da famiglie; alla lunga prevarrà questa cultura di mobilità, sia perché il costo della benzina ormai ha raggiunto un limite insostenibile, sia per la sicurezza, che per la comodità e lo stress legato ad esempio ai parcheggi e alle code.
E’ una questione di civiltà, altrove funziona da decenni, non vediamo perché qui non dovrebbe!
Finito Friuli doc, fra un mese e mezzo si alzerà il sipario della Festa della Zucca di Venzone, che tradizionalmente attrae oltre 100.000 persone, provenienti dal Friuli, ma anche dal Veneto e dalla vicina Austria. Ebbene ad oggi nulla è ancora trapelato circa i treni speciali che Trenitalia organizzerà (ma questa non è una novità!), quello che ancora è più grave è che il servizio transfrontaliero MICOTRA, Udine-Villach, continua ad essere snobbato e male pubblicizzato, nonostante costituisca la novità più positiva nel panorama trasportistico regionale.
Quando si dice dolce dormire … mentre gli austriaci della OBB già pubblicizzano sul loro sito la Festa della Zucca , Ferrovie Udine-Cividale e Turismo FVG dormono ! Triste se non vergognoso.
Fin dal suo avvio, unitamente ai colleghi del Comitato Pendolari Spontaneo FVG abbiamo richiesto alla Regione di promuovere massicciamente questo nuovo importante servizio in maniera da far decollare il Micotra, il cui periodo sperimentale cesserà nel prossimo mese di giugno 2013.
Il depliant pubblicato dalla Regione appare assolutamente inadeguato, oltre che errato in alcuni parti (si confonde ad esempio il Duomo di Gemona con la chiesa del San Giovanni che non è stata nemmeno ricostruita dopo il sisma del ’76!).
Ognuno deve svolgere diligentemente e con professionalità il proprio mestiere, ma accorgersi che l’Ente deputato a promuovere il turismo in regione sia incapace a collegare adeguatamente e con spirito di marketing l’offerta turistica con i collegamenti possibili del trasporto pubblico locale del MICOTRA è veramente desolante.
Quanti turisti austriaci in più avrebbero potuto trascorrere una giornata o più in Friuli per godersi Friul doc se si fosse fatta un minimo di promozione utilizzando il MICOTRA? E infine ma è mai possibile che il MICOTRA e Friuli Doc non siano adeguatamente descritti e promossi in lingua tedesca? Insomma si finisce per fare la solita figura di italiani ignoranti !
Non è concepibile perdere occasioni del genere in quanto il MICOTRA è un servizio in fase di sperimentazione che potrebbe anche essere esteso, lungo altre direttrici (es. Venezia o Trieste) se il suo potenziale venisse sfruttato appieno.
Auspichiamo pertanto - e per questo ci faremo portavoce unitamente agli altri Comitati Pendolari - una forte sinergia tra gli assessorati che pianificano questo servizio e quelli che promuovono la Regione: cicloturismo e bici sono strettamente collegati, così pure Friuli doc e la Festa della Zucca, ma non solo, si pensi al turismo legato allo shopping o a quello prettamente naturalistico. La linea Villach-Udine può diventare quell’eccellenza capace apportare un valore aggiunto all’economia del nostro Territorio.
Sveglia !

lunedì 10 settembre 2012

Friuli DOC 2012: treni speciali e mappa dei trasporti per una mobilita’ sostenibile

La 18. edizione di Friuli DOC, in programma a Udine da giovedi’ 13 a domenica 16 settembre 2012 sarà dedicata al formaggio, uno dei prodotti regionali più tipici.
Dino Zoff, ex capitano della nazionale “Mundial” e allenatore, originario di Mariano del Friuli, è il nuovo ambasciatore della kermesse.
Oltre 100 stand e altrettanti eventi accenderanno la più grande kermesse enogastronomica della regione.
Anche questa edizione di Friuli DOC è all’insegna della mobilità sostenibile: l’obiettivo è quello di incoraggiare l’uso dei mezzi pubblici e rendere più agevole l’utilizzo dei parcheggi scambiatori.
A tal fine sono stati predisposti treni speciali e predisposta una specifica mappa dei trasporti urbani ed extraurbani e dei parcheggi.

IN TRENO: treni straordinari per la kermesse erano già stati predisposti, ancora in via sperimentale, già lo scorso anno ed il positivo riscontro dell’utenza ha indotto la Regione a riproporre nuovamente questi servizi ferroviari supplementari, sempre nell’ottica di una maggior sicurezza.
Oltre alla normale offerta, Trenitalia organizzerà da Udine per Sacile e Treviso due treni straordinari con partenze fissate alle 23.01 ed alle 23.58, con arrivi a Sacile rispettivamente alle 23.53 ed alle 0.50. Entrambi i treni fermeranno a Basiliano, Codroipo, Casarsa, Cusano, Pordenone e Fontanafredda, mentre quello delle 23.02 proseguirà anche oltre Sacile, per raggiungere Orsago, Pianzano, Conegliano, Susegana, Spresiano e Lancenigo.
In direzione Nord, dalla notte tra il 15 ed il 16/9 alla notte del 18/19 settembre, sarà invece organizzato un treno in partenza dal capoluogo friulano alle 23.56 ed arrivo a Carnia alle 0.38, con fermate a Tricesimo, Tarcento, Artegna, Gemona e Venzone VEDI IL DEPLINAT CON GLI ORARI
Inoltre, Ferrovie Udine-Cividale proporrà il 16, 17 e 18/9 tre treni straordinari con la seguente programmazione: Ven.16: partenza da Cividale ore 23.00, partenza da UD ore 23.33; Sab.17: partenza da Cividale ore 01.00, partenza da UD ore 01.33; Dom.18: partenza da Cividale ore 23.00, partenza da UD ore 23.33.
AUTOBUS:  dopo il successo delle passate edizione torna anche quest’anno il biglietto speciale per gli autobus. Con il normale biglietto dell’autobus da 1,10 euro sarà possibile circolare da venerdì a domenica per ben sei ore. Anche quest’anno viene riproposta la formula sperimentata con successo nelle ultime edizioni con l’ampliamento degli orari (fino all’1.30 di notte per alcune linee nei giorni festivi) dei principali tragitti di autobus urbani, in particolare le linee 1, 2, 4 e 5, oltre al 9 che collegherà i grandi parcheggi scambiatori della Fiera e dello Stadio Friuli fino in città.

Anche da parte nostra l’invito è quello di far festa utilizzando i mezzi pubblici.

domenica 9 settembre 2012

Riflessioni in merito alle soppressioni dei treni

Pubblichiamo di seguito alcune riflessioni dell'amico Andrea Palese in ordine ai recenti disservizi registrati lungo la nostra tratta. 
Buona lettura.

Lunedì 3 settembre è stato un pomeriggio nero per il trasporto ferroviario dell’Alto Friuli, con ben 5 soppressioni e ritardi inspiegabili. Martedì 4 e venerdì 7 si è replicato, fortunatamente con solo 2 soppressioni e ancora qualche ritardo entro i 15 minuti.
Nulla di nuovo si direbbe. Peccato perché il trend era decisamente positivo.
Dopo il pesante avvio 2012 (dal 1 gennaio al 13 marzo) si erano contate ben 65 soppressioni e 26 ritardi superiori ai 10 minuti, successivamente i dati sono nettamente migliorati, con un l’indice delle soppressioni rientrato entro i parametri contrattuali.
Lunedì si è invece assistito ancora una volta all’ennesima dimostrazione, se ci fosse stato ancora bisogno, d’inefficienza e disorganizzazione di Trenitalia.
Parto da alcune premesse di fondo legate alla mentalità manageriale di gestione del servizio, nonché a motivi tecnici, che non possono essere tralasciati: 1) Trenitalia esercita il servizio secondo il programma d’esercizio previsto da un contratto di servizio, il quale prevede penali o incentivi a seconda che il gestore raggiunga o non raggiunga determinati standard di puntualità o affidabilità (si veda Art. 12 del contratto). 2) qualora sorga un problema legato all’indisponibilità di un treno 8per guasti, mancanza di personale ecc) la sua soppressione determina di conseguenza anche la cancellazione della corsa di ritorno.
Lunedì probabilmente si sono guastati alcuni treni (almeno 3 o 4) visto che sono saltate 5 corse solo sulla Udine-Tarvisio e altre lungo la Casarsa-Portogruaro (quest’ultima da tempo falcidiata da soppressioni a fronte dei frequenti guasti al materiale Minuetto diesel che viene utilizzato). La mancanza poi dei treni di scorta ha fatto si che Trenitalia ha dovuto scegliere quali corse far saltare.
Probabilmente si è scelto il male minore: quindi si è penalizzato le due tratte secondarie, dove vi è minor utenza per non recare danno alla Trieste-Udine-Venezia.
L’elenco dei treni saltati lunedì comprende il R. 5986 Udine-Carnia delle ore 17.05, la corsa di ritorno Carnia-Udine R. 6033 delle ore 17.56, il R. 5988 Udine-Carnia delle ore 18.15, la corsa di ritorno Carnia-Udine R. 6035 delle ore 19.16, nonché l’ultimo treno delle ore 19.28 il R. 6034 Cervignano-Udine-Carnia delle ore 20.00.
Il disservizio è stato poi implementato dalla mancanza (come al solito) di un’idonea e tempestiva informazione all’utenza, nonché dall’ulteriore disagio causato dal servizio sostitutivo bus, organizzato nella maniera peggiore che si possa immaginare.
Per chi ha vissuto in prima persona quel pomeriggio è stato indubbiamente una vera sofferenza. In realtà però il disagio delle soppressioni è stato ridotto a un ritardo quantificato in circa 30 – 35 minuti. Perché?
-       La soppressione del treno Udine-Carnia delle 17.05 determina in realtà un ritardo di 31 minuti, data la presenza del R. 6030 (proveniente da Trieste) la cui partenza è prevista per le 17.36; ritardo che viene ulteriormente diminuito, se non azzerato per gli utenti che possono utilizzare il Micotra in partenza da Udine alle ore 17.15;
-       stesso discorso per il R. 5988 delle ore 18.15: gli effetti negativi della soppressione vengono ridotti dalla presenza del RV. 2862 delle ore 18.47 proveniente sa Trieste. Anche in questo caso la soppressione determina un ritardo di circa 30 minuti.
L’utilizzo del servizio sostitutivo (es. Udine-Gemona) in questi casi è generalmente sconveniente per l’utente, atteso che i tempi di percorrenza del bus sono decisamente lunghi (circa 1 ora): nella sostanza il bus arriva concomitante con il treno successivo, sempre che la partenza del bus coincida con quella prevista!
Questa breve riflessione vuole solo essere uno spunto per ricordare agli amici pendolari che qualora un treno venga soppresso, è bene ragionare e non farsi prendere dal panico.
Si deve tener conto dei tempi di percorrenza, dell’opportunità di utilizzare un mezzo rispetto ad un altro e soprattutto delle informazioni a disposizione.
Questo ragionamento vale per i collegamenti da Udine verso Carnia.
Da Carnia a Udine invece è tutta un’altra storia, ovviamente molto più triste …
Andrea Palese

venerdì 7 settembre 2012

Finisce una settimana nera per i pendolari: serve un immediato confronto con Trenitalia

Si è conclusa una settimana nera per il trasporto ferroviario del Friuli Venezia Giulia, iniziata male e finita peggio: una sofferenza partita lunedì pomeriggio con ben 5 soppressioni lungo la Udine-Tarvisio, tanto da paralizzarla.
Settimana continuata poi con alti e bassi con soppressioni e ritardi un po’ ovunque dalla Casarsa-Portogruaro alle linee Udine-Venezia e Udine-Trieste, con un servizio bus sostitutivo pessimo, tanto da registrare pullman partiti oltre 1 ora dopo rispetto all’orario di partenza previsto o come successo oggi, con qualche minuto di anticipo, lasciando a piedi i malcapitati utenti.
Oggi però la debacle è stata totale, con il traffico ferroviario in tilt dalle 11.30 sino a sera a causa di un guasto alla linea elettrica tra la terraferma e Venezia S.L. che ha determinato il blocco dei treni da e verso la città lagunare.
Il guasto è stato individuato in una vera e propria "rottura" dei cavi dell'alta tensione, che ha costretto il capotreno del Frecciargento 9406 proveniente da Roma a fermare il convoglio proprio sul Ponte della Libertà, a pochi minuti dalla stazione di Santa Lucia.
Da lì in poi è iniziato il “dramma” per centinaia di passeggeri, visto che decine di treni da e per Venezia hanno accumulato ritardi superiori all’ora ed alcuni sono stati soppressi. Scene degne di un girone dantesco con passeggeri bloccati sui binari, alcuni dei quali hanno deciso di scendere dai vagoni e raggiungere la stazione veneziana percorrendo la massicciata dei binari a piedi con appresso i bagagli.
Scene di ordinaria follia se di mezzo c’è Trenitalia!
Il traffico sulla linea e' ripreso verso e 13.30, ma nonostante ciò la situazione ha faticato a tornare alla normalità fino a sera, lasciando di fatto isolato gran parte del Nord –Est. Anche i tabelloni della stazione sono andati in tilt, visto che per ore non hanno funzionato, lasciando così passeggeri e pendolari all'oscuro di tutto per molto tempo. Le comunicazioni in stazione a Venezia, infatti, avvenivano solo attraverso telefoni cellulari o per passa parola.
Situazione similare anche nelle altre stazioni del nord-est (Padova, Treviso, Pordenone e Udine), dove la gente e' stata lasciata senza notizie certe.
Dalle segnalazioni dei passeggeri risulta che fino al tardo pomeriggio i disagi sono continuati, secondo l'azienda invece il guasto sarebbe stato riparato poco prima le 14 e la circolazione tornata alla normalità prima delle 15. Ma da Padova sino a Udine tutti i convogli hanno viaggiato per ore con ritardi di oltre 60 minuti.
Sulla Udine-Tarvisio oggi è andata bene, nulla di paragonabile al disastro di Venezia. Solo due soppressioni (R. 6025 Udine-Carnia delle 14.26 e R. 5985 Carnia-Udine delle ore 15.15 oltre al ritardo di 20 minuti del R.6034 Udine-Carnia delle ore 20.00).
Si chiude una settimana molto negativa, che ha fatto registrare un deciso passo indietro dopo i miglioramenti estivi. Trenitalia e RFI devono voltare pagina, basta trincerarsi dietro a improbabili guasti o scuse di rito.
Qualcuno deve pagare, anche economicamente, per questi disastri. Disservizi dovuti soprattutto alla disorganizzazione aziendale, alla mancanza di informazioni e assistenza alla clientela.
Chiudiamo con una chicca per far comprendere il mondo di Trenitalia: treno R. 5988 Udine-Carnia delle 18.15; dopo oltre dieci minuti di ritardo un passeggero chiede al macchinista il motivo della mancata partenza. "scusi, qual è il problema?" Cellulare alla mano, il ferroviere risponde quasi serafico: "manca il capotreno". Buon fine settimana per chi può non viaggiare, altrimenti in bocca al lupo !

Interrogazione al Ministro Passera per la Gemona-Sacile. Lunedì l'Assessore Riccardi incontrerà i Sindaci

La questione della linea Gemona-Sacile sta avendo dei risvolti a livello nazionale.
Grazie all’intervento dell’on. Angelo Compagnon è stata depositata un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Corrado Passera.
Ringraziamo l’on. Compagnon che ha recepito alcuni dei nostri suggerimenti, il quale si è attivato in sede parlamentare per richiedere al Ministro quali iniziative, ritenga di promuovere nei confronti di FS, volte ad avviare un tavolo di lavoro con tutte le parti interessate (Comuni della Pedemontana, Regione Friuli Venezia Giulia e la stessa Ferrovie Spa) per fare chiarezza circa le reiterate chiusure della linea, nonché per progettare seriamente un piano di valorizzazione e rilancio della vallata sfruttando le potenzialità della linea. L'interpellanza è il frutto della presa di posizione del Sindaco di Gemona Paolo Urbani e del consigliere con delega alla mobilità Andrea Palese, che hanno richiesto ai parlamentari friulani un impegno per ricercare una soluzione all'annosa questione.
Nel frattempo anche l’Assessore regionale ai trasporti, Riccardo Riccardi, si è attivato, convocando per lunedì 10 settembre alle 10.00 presso la sede del municipio di a Cavasso Nuovo tutti i Sindaci dei Comuni interessati dalla linea, per un confronto di idee e proposte riguardanti la suddetta tratta ferroviaria.
Di seguito riportiamo il testo dell’interrogazione presentata dall’on. Compagnon.
  
COMPAGNON - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Per sapere - premesso che:
In seguito a dei danni provocati da una frana che ha interessato la tratta ferroviaria tra Sacile e Gemona, dal 6 luglio 2012 i collegamenti su ferro sono sostituiti da un servizio su gomma.
Ferrovie Spa ha annunciato, tuttavia, che il servizio di autobus sostitutivo è garantito solo fino all’8 dicembre 2012, data dopo la quale non si conoscono le determinazioni della Direzione centrale di FS.
Non è la prima volta che la linea Sacile–Gemona viene messa in discussione: ogni estate, con varie giustificazioni, FS ha quasi sempre sospeso la circolazione dei treni per alcune settimane e nel 2009 la linea è stata chiusa per tre mesi, ufficialmente per lavori di potenziamento.
E’ attualmente vigente il contratto di servizio che prevede il mantenimento della linea fino al 2014 che, peraltro, la Regione è intenzionata a prorogare per il servizio passeggeri.
Il mantenimento dell’operatività della linea Gemona-Osoppo rappresenta una questione annosa e controversa la cui dismissione rischierebbe di ricadere negativamente anche sulle attività produttive e le industrie che operano nell’ambito del Distretto del CIPAF- Consorzio per lo sviluppo industriale ed economico Alto Friuli, ove lo scalo ferroviario movimenta ogni anno oltre 35.000 carri, circa 1,5 milioni di tonnellate di merci.
Secondo Ferrovie Spa la manutenzione della suddetta linea comporta costi (circa 1 milione di euro all’anno) che non troverebbero bilanciamenti nelle entrate, vista la bassa frequentazione di passeggeri, per gran parte rappresentati da studenti.
Non si comprende, peraltro, quali siano i veri motivi dell’attuale sospensione del servizio ferroviario, atteso che la rete appare operativa: nessun segno dei gravi danni causati dalla frana e del deragliamento del Minuetto risultano, infatti, visibili e la ferrata appare in perfetto stato, visto che anche la ghiaia del sedime è stata perfettamente risistemata lungo il tratto interessato.
Il business dei treni storici che tanto successo stanno avendo all’estero, così come il diffusissimo fenomeno della formula “Bici+Treno” (che quest’anno ha avuto un incremento esponenziale lungo la Pontebbana grazie all’introduzione del servizio Micotra Udine-Villach) dovrebbero offrire l’occasione per valutare le potenzialità della  linea che non può essere circoscritta alla solo utenza scolastica e/o pendolare, ma che dovrebbe invece tener conto della vocazione turistica ed economica della zona.
La Regione FVG e le Amministrazioni locali ritengono che il territorio interessato non ha bisogno di nuove e costose infrastrutture - inesorabilmente destinate ad essere abbandonate data la penuria di risorse per la loro manutenzione - ma di progetti chiari, moderni e mirati, adeguati alle nuove esigenze riconducibili alle prospettive di sviluppo testé richiamate.
Si comprendendo le necessità degli equilibri di bilancio societari, ma altresì si ritiene che la gestione di un servizio pubblico universale dovrebbe andare oltre il semplice esercizio contabile - :
quali urgenti iniziative, per quanto di propria competenza, ritenga di promuovere nei confronti dei vertici di Ferrovie Spa volte ad avviare un tavolo di lavoro con tutte le parti interessate (Comuni della Pedemontana, Regione Friuli Venezia Giulia e la stessa Ferrovie Spa) per fare chiarezza circa le reiterate chiusure della linea, nonché per progettare seriamente un piano di valorizzazione e rilancio della vallata sfruttando le potenzialità della linea, soprattutto sotto l'aspetto turistico.

mercoledì 5 settembre 2012

Qualcosa si muove sulla Gemona-Sacile: Riccardi incontrerà i Sindaci lunedì 10 settembre

Pubblichiamo di seguito l’articolo pubblicato ieri dal Messaggero Veneto a firma di Giulia Sacchi in ordine all’annosa questione della linea Gemona-Sacile.
Concordiamo parola per parola con quanto dichiarato dal “collega di pendolarismo” Marco Chiandoni del Comitato Pendolari Spontaneo FVG.
Per la Gemona-Sacile servono idee e progetti seri, basta chiacchiere e basta soprattutto strumentalizzazioni politiche e dichiarazioni populistiche.
La questione della linea non è certo un fulmine a ciel sereno, anche se pare che certi politici siano caduti dalla loro poltrona, o ancor peggio cerchino notorietà mediatica per guadagnarsela!
Da parte nostra non ci faremo tirare per la giacca da Tizio o Caio, siamo ormai scettici difronte a queste levate di scudi generale. Dov’erano tutti i politici fino a ieri l’altro quando la Gemona-Sacile agonizzava?
Adesso siamo arrivati al punto di non ritorno: si lavori pertanto con diligenza e buon senso e soprattutto lontano dai riflettori per verificare se la linea potrà avere una seconda chances.
Bisogna essere terribilmente realisti, non si continui quindi a prendere in giro i Pendolari, cittadini paganti due volte (abbonamento FS + tasse), illudendoli che la questione verrà in qualche maniera risolta, magari grazie a faraonici progetti che nessuno ha la minima alba di come verranno realizzati!
Il prossimo anno si vota per il Parlamento, per la Regione e per la Provincia di Udine, e l’anno successivo pure per alcuni Comuni interessati dalla tratta … a intenditor poche parole!

CAVASSO NUOVO Una linea dagli ingenti costi di gestione e manutenzione e a bassa redditività, ma al contempo una tratta con potenzialità turistiche che vanno sfruttate affinché col suo recupero parta pure il rilancio del territorio: così è stata dipinta, nel convegno di ieri a Cavasso Nuovo, la linea ferroviaria Sacile-Gemona, di cui è stata messa in luce l’importanza dal punto di vista storico, geografico e naturale.
Ma come mai, nonostante il potenziale della tratta, non si riesce a rilanciarla? Un interrogativo centrale, ma cui pare difficile dare una risposta esaustiva. Sono troppi i fattori in ballo, ma quello che è emerso, ed è stato condiviso all’unanimità, è che la frammentazione delle iniziative non può far decollare alcun progetto. «Si devono unire idee e forze», ha rimarcato Alberto Durì, manager di Trenitalia, non nascondendo, però, che «il futuro della Sacile-Gemona è legato alla politica. Le zone geografiche con bassa densità di abitanti sono anche quelle con bassa densità di consensi. La Regione però sta pensando a una revisione delle linee, per garantire un servizio più capillare e intenso: così si avrebbero ricadute positive pure sulla Pedemontana».
Ma come si dovrebbe procedere per un rilancio della redditività della linea? «Per fare scegliere agli utenti il treno anziché il bus si deve puntare sul tempo di percorrenza – ha spiegato – creando nuove relazioni che implichino la realizzazione del raccordo ferroviario tra Sacile e la Venezia-Udine. Inoltre, si dovrà rimodulare l’offerta soprattutto nei giorni festivi e d’estate, in funzione di un piano coordinato di rilancio del territorio in chiave turistica».
Tante e belle proposte sì, ma cosa ne pensano i pendolari della linea che sino a dicembre sarà chiusa? «Siate realisti, la tratta non riaprirà – ha tuonato Marco Chiandoni, portavoce del comitato pendolari Fvg, che non si abbandona a facili ottimismi –. Dobbiamo coinvolgere tutte le parti: basta col parallelismo bus-treno, è ora di integrarli creando un sistema efficiente».
«Siamo pronti a ritirare i nostri figli dalle scuole di Sacile e trasferirli a Pordenone se entro settembre non riaprirà la tratta», ha affermato Laura Magris, rappresentante di alcuni genitori. I tempi di percorrenza coi bus sostitutivi, infatti, si allungano: i ragazzi arriverebbero a scuola con 20 minuti di ritardo e lo stesso accadrebbe per il rientro a casa. E per far sì che la tratta riapra veramente e al più presto, l’assessore all’ambiente di Montereale Erik Ivan Montagner ha proposto di creare un documento unitario, sul modello di quanto fatto a Osoppo, condiviso da tutti i Comuni ubicati lungo la tratta e dare vita a un gruppo di studio per elaborare un progetto da presentare in Regione. E date le preoccupazioni espresse e le proposte avanzate, il vicepresidente del consiglio regionale Maurizio Salvador, che era tra i presenti, ha mandato un messaggio all’assessore regionale Riccardo Riccardi, il quale ha risposto in diretta: «Incontrerò tutti i sindaci dei Comuni interessati lunedì 10 settembre: sarò alla testa della protesta di cittadini e pendolari perché la loro protesta è anche la nostra». (Messaggero Veneto 04.09.2012 - Giulia Sacchi).