Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 28 ottobre 2016

Ultimo fine settimana di apertura per la Mostra dedicata alla Ferrovia Pedemontana

Ultimo fine settimana di apertura della Mostra “La Ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo”, la quale chiuderà i battenti domenica alle ore 18.30, ingresso libero.
La Mostra è organizzata dal Comitato Pendolari Alto Friuli, con la partnership del Comune di Gemona del Friuli, della Fondazione Ferrovie dello Stato e del Messaggero Veneto, ed è visitabile nei seguenti orari, dalle 9.30/12.30 e dalle ore 14.30/18.30 presso Palazzo Elti (Ufficio Turistico), Via Bini n. 9, Gemona del Friuli.
L’esposizione consiste in una ampia rassegna di foto, modelli, documenti, alcuni dei quali inediti, dedicati alla storica linea Gemona-Sacile.
La Mostra si compone di quattro sezioni e contiene materiali di numerosi collezioni private, tra cui quelle di Pietro Gerometta e Romano Vecchiet, con alcuni cimeli provenienti dal Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio, alcuni plastici realizzati da Romano Pedi e dell’Arch. Alberto Antonelli e una serie di scatti d’autore di Giuliano Guida e Ivano De Simon.
Una sezione è dedicata inoltre alla rassegna stampa ripresa dalle pagine del Messaggero Veneto sulla battaglia per riaprire la linea Gemona-Sacile.
Domenica sul tardo pomeriggio è previsto il saluto da parte degli organizzatori, i quali per ringraziare tutti coloro che hanno supportato e contribuito al buon esito della Mostra, incontreranno l’Amministrazione Comunale di Gemona, le Associazioni e gli Enti che hanno creduto e permesso l’organizzazione di questo importante evento, sicuramente il più rilevante appuntamento ferroviario dedicato alla pedemontana degli ultimi anni.
Vi aspettiamo numerosi !

mercoledì 26 ottobre 2016

Il miracolo ferroviario siciliano: un modello per la nostra Pedemontana

Pubblichiamo un interessante articolo che riassume il "miracolo ferroviario" siciliano della Valle dei templi.
Un progetto divenuto realtà grazie all'impegno dei volontari e in particolare di Pietro Fattori, giovane agrigentino, che prima di altri ha creduto nella possibilità di un rilancio in chiave turistica della ferrovia abbandonata Agrigento-Porto Empedocle, oggi vero e proprio punta di diamante del progetto nazionale "Binari senza tempo" della Fondazione FS.
Da qui è partita anche la rinascita della nostra Pedemontana, visto che se oggi Fondazione FS è sbarcata in FVG e si è interessata al rilancio della Gemona-Sacile, il merito è di un altro giovane, il gemonese Andrea Palese, che a marzo è sceso in Sicilia per comprendere se questo modello ferroviario era possibile esportarlo in Friuli. 
Siamo molto lontani dal raggiungimento dell'obiettivo, ma certi che il FVG non si lascerà scappare questa importante occasione di sviluppo e sappia sfruttare il progetto "Binari senza tempo" , il quale come più volte dichiarato dall'ing. Cantamessa ha lo scopo di unire lo Stivale da Sud a Nord.      

Binari storici. Il piccolo grande miracolo della Ferrovia dei Templi.
Oggi è realtà un'impresa che sia preannunciava a dir poco titanica, ovvero “resuscitare” dall’oblio i primi 10 km dell’antica linea ferroviaria Agrigento–Castelvetrano, che passa per la Valle dei templi.
Agrigento, come tante altre rinomate località, ha, da qualche anno a questa parte, la sua ferrovia turistica.
Quando questo servizio fu inaugurato, tempo addietro, grazie alla spinta dei volontari, nessuno avrebbe scommesso un solo centesimo sulla riuscita di una impresa che sia preannunciava a dir poco titanica. E c'è voluta la grande tenacia e la smisurata passione profusa dall'agrigentino Pietro Fattori insieme ad un gruppo di altri innamorati di treni storici e strade ferrate, riuniti sotto il logo dell'associazione Ferrovie Kaos.
Una vera impresa a tutti gli effetti, a maggior ragione nella città di Pirandello. Ovvero “resuscitare” dall’oblio i primi 10 chilometri dell’antica linea ferroviaria Agrigento–Castelvetrano, che passa per la Valle dei templi, attraversando due imponenti viadotti che per 30 anni non hanno visto transitare che pochissimi treni.
C’è poi voluta l’intuizione di un giovane ingegnere bergamasco, Luigi Cantamessa, che, accorso in Sicilia e resosi conto dell’immenso potenziale turistico di questo tratto di ferrovia dimenticata, ha voluto inserire quella che poi è stata ribattezzata la “Ferrovia dei Templi”, in uno speciale elenco di linee a scarso traffico da recuperare e valorizzare, lanciando il progetto "Binari senza tempo". Ed è stato un successo incredibile, dal nord al sud del paese, con migliaia di presenze su vecchi vagoni e littorine restaurate per far provare ai turisti l’”ebbrezza” del viaggio d’altri templi.
In passato diversi politici hanno provato a sfruttare il tracciato per fini turistici ma con scarsi o nulli risultati. Negli anni Ottanta si parlò di “archeotreno” per collegare i parchi archeologici di Agrigento e Selinunte.
Negli anni Novanta ci provò l’allora ex sindaco di Agrigento Calogero Sodano, che tentò di avviare un servizio turistico.
Negli anni 2000 furono le stesse ferrovie a tentare un ripristino nei mesi estivi, ma i treni viaggiarono quasi sempre vuoti.
Poi si iniziò a parlare di metropolitana di superficie, ma il progetto rimase sostanzialmente carta straccia.
Solo con la nascita della Fondazione FS Italiane, e grazie all’impegno dell’ing. Cantamessa si è riusciti non solo a recuperare, ma anche a mettere a reddito questa infrastruttura che oggi, secondo i dati diramati, porta nel nostro territorio migliaia di turisti ogni anno, che scelgono il treno storico per visitare la Valle dei Templi, Porto Empedocle e le bellezze paesaggistiche del circondario.
Il treno inaugurale, nel giugno del 2014, partito da Palermo, fece registrare il tutto esaurito a bordo. E fu festa grande a Porto Empedocle, dove il direttore della Fondazione, insieme alla parlamentare agrigentina Maria Iacono (prima firmataria di una proposta di legge per l’istituzione delle Ferrovie turistiche in Italia), hanno simbolicamente dato il via ad un servizio d’eccellenza.
Un tassello importante per lo sviluppo economico, generale, di Agrigento. Che, a grandi passi, va maturando la consapevolezza che il domani dei suoi figli deve imprescindibilmente essere legato al turismo.

domenica 23 ottobre 2016

Legge sulle Ferrovie Turistiche in dirittura d'arrivo

La IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha recentemente adottato il testo base (CLICCA QUI) in ordine alla proposta di legge n. 1178 (proponente On. Maria Iacono / relatore On. Romina Mura) relativa all’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico.
Dopo due anni e un lungo lavoro del Comitato Ristretto si è dunque arrivati al testo che definisce i criteri per individuare le ferrovie turistiche nonché per definire specifiche modalità per un’adeguata gestione del servizio di trasporto e della connessa offerta commerciale e turistica.
Al testo sarà possibile ora apportare modifiche con la presentazione degli emendamenti, il cui termine è fissato in una delle prossime sedute della Commissione.
Questa legge, la cui prima firmataria è la deputata agrigentina, Maria Iacono, ha come finalità la salvaguardia e la valorizzazione delle ferrovie di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, comprensive dei tracciati ferroviari, delle stazioni e delle relative opere d'arte e pertinenze, nonché dei rotabili storici e turistici abilitati a percorrerle.
La proposta di legge prevede che le linee ferroviarie, le stazioni e le relative opere d'arte restano nella disponibilità dei soggetti proprietari o concessionari, che sono responsabili del mantenimento in esercizio, della conformità del tracciato agli standard definiti dal decreto, nonché della manutenzione, della funzionalità e della sicurezza delle medesime infrastrutture, che sono classificate, ai fini della manutenzione ed esercizio, con apposita categoria turistica.
INDIVIDUAZIONE DELLE FERROVIE TURISTICHE: un decreto del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali (di concerto con quello delle Infrastrutture e previa intesta in Conferenza Stato-Regioni) dovrà individuare e classificare come ferrovie turistiche le linee caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico. L'elenco verrà aggiornato con la stessa procedura.
Anche le linee dismesse o le linee sospese potranno essere classificate come turistiche, purché siano armate per l'intera percorrenza o per la maggior parte della loro percorrenza e purché rispettino gli standard di sicurezza e di manutenzione.
Nell’elenco rientreranno da subito la Palazzolo-Paratico (Lombardia), la Asciano-Monte Antico (Toscana), la ferrovia della Valmorea (Lombardia), la Ceva-Ormea (Piemonte), la Sulmona-Casteldisangro-Carpinone (Abruzzo-Molise), l’Agrigento-Porto Empedocle (Sicilia) e la Fano-Fermignano (Marche) e l’Avellino–Rocchetta Sant’Antonio (Campania) e la nostra ferrovia Pedemontana Gemona-Sacile (Friuli).
Si tratta di una legge importante, attesa da tempo, che unitamente all’impegno della Fondazione FS, promotrice del progetto nazionale “Binari senza tempo”, permetterà il recupero e la valorizzazione di alcune linee ferroviarie italiane, alcune delle quali sono già state attivate da Fondazione FS.
SISTEMA MISTO TURISMO/TPL PER LA FERROVIA PEDEMONTANA: il riconoscimento della Pedemontana quale ferrovia turistica e l’interessamento della Fondazione FS, permetterà di promuovere sul Territorio una serie di attività legate allo sviluppo del “viaggio lento”, grazie alla Ciclovia Pedemontana (FVG3), che è a sua volta è connessa con la Ciclovia Alpe Adria Radweg (FVG1), facendo leva sulla combinazione treno-bici.
Il progetto della Fondazione FS permetterà inoltre la valorizzazione del patrimonio immobiliare ferroviario, costituito dalle stazioni e dai manufatti, i quali potranno essere destinati sia ad attività commerciali quali B&B, bar, che a infopoint o spazi destinati per associazioni culturali o ricreative.
La ferrovia Pedemontana sarà inoltre la prima linea d’Italia ad essere utilizzata in modo promiscuo sia per il servizio turistico che per l’effettuazione di servizi di linea (tpl), configurando così un sistema misto turistico/tpl a vantaggio anche dei pendolari e della domanda non squisitamente turistica.
Il vantaggio è cospicuo basti pensare che sulla sola tratta Maniago-Sacile, il treno è più veloce di 33 minuti rispetto al trasporto pubblico su gomma.
Sotto il profilo gestionale, il testo della legge prevede che siano attribuiti ai soggetti proprietari o concessionari, nel nostro caso a Rfi non solo gli oneri di manutenzione ordinaria ma anche quelli di manutenzione straordinaria e di innovazione tecnologica della linea e che la stessa Rfi o la consorella Trenitalia assuma la gestione della Sacile-Gemona nel caso di compresenza di servizi turistici e di linea.

lunedì 17 ottobre 2016

La Ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo: 500 visite nei primi giorni della Mostra, Un successo, Grazie !

Inaugurata sabato 8 ottobre alla presenza del Direttore della Fondazione FS, ing. Luigi Francesco Cantamessa, la Mostra “La Ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo”, sta ottenendo un successo oltre ogni aspettativa.
Solo nei primi giorni di apertura si sono contate quasi 500 presenze, con grandi e piccoli che hanno affollato le stanze di Palazzo Elti, ammirando le foto e i cimeli ferroviari in esposizione. 
La Mostra è organizzata dal Comitato Pendolari Alto Friuli, con la partnership del Comune di Gemona del Friuli, della Fondazione Ferrovie dello Stato e del Messaggero Veneto.
L’esposizione, visitabile gratuitamente fino al 30 ottobre, presso il Museo di Palazzo Elti di Gemona del Friuli, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle ore 14.30 alle 18.30, consiste in una ampia rassegna di foto, modelli, documenti, alcuni dei quali inediti, dedicati alla storica linea Gemona-Sacile.
La Mostra si compone di quattro sezioni e contiene materiali di numerosi collezioni private, tra cui quelle di Pietro Gerometta e Romano Vecchiet, con alcuni cimeli provenienti dal Museo Ferroviario di Trieste, alcuni plastici realizzati da Romano Pedi e Alberto Antonelli, e una serie di scatti d’autore di Giuliano Guido e Ivano De Simon.
Una sezione è dedicata inoltre alla rassegna stampa ripresa dalle pagine del Messaggero Veneto sulla battaglia per riaprire la linea Gemona-Sacile.
Di seguito un'ampia galleria fotografica dell'inaugurazione (foto Marco Patat):
L'intervento del Sindaco di Gemona, Paolo Urbani
L'intervento del Direttore della Fondazione Ferrovie dello Stato, ing. Luigi Francesco Cantamessa






Il Sindaco Paolo Urbani, premia l'ing. Luigi Francesco Cantamessa, Direttore della Fondazione FS






L'intervento del dott. Andrea Palese, storico leader del Comitato Pendolari Alto Friuli e consigliere comunale con delega alla Mobilità del Comune di Gemona del Friuli.




L'ing. Luigi Francesco Cantamessa, viene premiato dal dott. Andrea Palese con una riproduzione di una fotografia della stazione di Gemona-ospedaletto, risalente al 1917


Intervento del dott. Simone Gorini, Direttore della Direzione Regionale FVG di Trenitalia
La dott.ssa Giulia Sacchi, giornalista del Messaggero Veneto, viene premiata dal dott. Andrea Palese del Comitato Pendolari Alto Friuli
L'intervento del dott. Romano Vecchiet, storico ferroviario e direttore dei Civici Musei di Udine
L'ing. Luigi Francesco Cantamessa, Direttore della Fondazione FS, con la dott.ssa Giulia Sacchi, giornalista del Messaggero Veneto e il dott. Andrea Palese, del Comitato Pendolari Alto Friuli
L'ing. Luigi Francesco Cantamessa, Direttore della Fondazione FS, con il dott. Andrea Palese del Comitato Pendolari Alto Friuli e il dott. Simone Gorini, Direttore Direzione FVG Trenitalia
L'ing. Luigi Francesco Cantamessa (al centro), con il Sindaco di Gemona, Paolo Urbani (a sinistra) e il Direttore di Trenitalia FVG, dott. Simone Gorini, il dott. Andrea Palese (a destra),  il Sindaco di Cavasso Nuovo, Emanuele Zanon, Giorgio Picco, Presidente del Comitato Pendolari Alto Friuli  e lo staff organizzatore della Mostra
L'ing. Cantamessa visita le sale espositive della  Mostra "La ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo"
L'ing. Luigi Francesco Cantamessa in visita alla Mostra
Il cartellone di presentazione della Mostra "La ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo"
L'ing. Luigi Francesco Cantamessa, Direttore della Fondazione FS, con la dott.ssa Giulia Sacchi, giornalista del Messaggero Veneto
   

 
Sezione dedicata alla fotografie moderne della Pedemontana

Lo svio del Minuetto e la "Staffetta Treni-taglia ridacci il nostro treno"


Il Castello di Gemona del Friuli - Autore Romano Pedi



Sezione storica della Mostra



Modello di locomotiva a vapore gr. 740 - Associazione Ferrovia Willy


Stazione di Gemona del Friuli prima del 1976 - Autore Romano Pedi

Sezione della Mostra dedicata a Viaggi Lenti - "Con l'Eco dei treni"  


La nuova stazione di Gemona del Friuli - plastico dell'Arch. Alberto Antonelli


Sezione della Mostra dedicata a Italia Nostra

La dedica dell'ing. Luigi Francesco Cantamessa, Direttore della Fondazione FS  




Sezione dedicata agli scatti d'autore del fotografo Ivano De Simon


Alcuni cimeli del Museo Ferroviario di campo Marzio Trieste
La visita al Duomo di Gemona. Da sinistra, il Sindaco di Meduno, Lino Calderan, il Sindaco di Cavasso Nuovo, Emanuele Zanon, il Direttore di Trenitalia FVG, dott. Simone Gorini, il Sindaco di Gemona, Paolo Urbani, il dott. Andrea Palese, Consigliere Comunale di Gemona, Roberto Revelant, Consigliere Regionale e Giorgio Picco, Presidente Comitato Pendolari Alto Friuli  

giovedì 13 ottobre 2016

La Ferrovia Gemona-Sacile rivivrà ! Vittoria del Comitato Pendolari e di tutta la Pedemontana

È stata inaugurata sabato 8 ottobre a Palazzo Elti la mostra fotografica «La Ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo» realizzata dal Comitato Pendolari Alto Friuli, con la partnership del Comune di Gemona del Friuli, della Fondazione Ferrovie dello Stato e del Messaggero Veneto.
All'inaugurazione erano presenti il Sindaco di Gemona, Paolo Urbani, l’Assessore regionale alla Mobilità, Maria Grazia Santoro, il Direttore della Fondazione Ferrovie, Luigi Francesco Cantamessa e il consigliere comunale e rappresentante del Comitato Pendolari, Andrea Palese.
L’inaugurazione della Mostra è stata preceduta dalla notizia che entro novembre ci sarà la firma del Protocollo d’intesa tra la Regione Friuli Venezia Giulia, RFI e la Fondazione FS che permetterà la riapertura e il rilancio della Ferrovia Pedemontana; seguirà l’avvio della progettazione degli interventi infrastrutturali per riparare i danni causati dalla frana del 2012 e per adeguare l’intera ferrovia agli odierni standard di sicurezza.
Torneranno così a correre i treni lungo la Gemona-Sacile, grazie alla sinergia tra Regione Friuli Venezia Giulia, RFI e Fondazione FS.
La Gemona-Sacile rappresenterà un unicum tra le linee riaperte per la Fondazione FS: sarà la prima su cui viaggeranno sia i treni viaggiatori del trasporto pubblico locale sia i treni turistici effettuati con locomotive e carrozze d’epoca.
Nel solco di “Binari senza tempo”, il progetto della Fondazione FS che dà una seconda giovinezza ai cosiddetti “rami secchi”, da maggio 2014 a oggi sono quasi 500 i km di linee riaperte grazie al turismo ferroviario.
Determinante è stata l’attività svolta in questi anni dal nostro Comitato, e in particolare del dott. Andrea Palese, storico leader dei pendolari friulani, che prima di chiunque altro ha creduto nel progetto della Fondazione FS e nella possibilità di utilizzo promiscuo della linea sia per il trasporto turistico, che per il tradizionale trasporto passeggeri TPL.
Proprio negli ultimi anni, accanto alla volontà di molti di riavviare il traffico passeggeri, era emersa l’idea di affiancare anche la fruizione turistica della linea, che attraversa zone verdi bellissime, con l’organizzazione di “viaggi lenti” in treno, tema particolarmente vicino alla mission della Fondazione FS.
Già a marzo, nel corso dell’inaugurazione della Ferrovia dei Templi ad Agrigento, Andrea Palese, aveva incontrato l’ing. Cantamessa: un primo incontro nel corso del quale il Direttore di Fondazione FS aveva parlato di un possibile interessamento sulla Sacile-Gemona e l’inserimento della linea o parte della stessa all’interno del progetto nazionale “Binari senza tempo”, che negli ultimi due anni ha permesso il recupero per finalità turistiche di varie linee della rete ferroviaria d’Italia dal 2014.
Fondamentale è risultato l’invito all’ing. Cantamessa da parte del nostro Comitato Pendolari e quello dei Sindaci di Cavasso Nuovo, Sacile, Polcenigo, Meduno, Pinzano, Forgaria, Osoppo e Gemona del Friuli, a svolgere un sopralluogo lungo la linea, nonché ad inaugurare la Mostra.
Il dado è tratto, ora spetta a Regione FVG e soprattutto ai Territori credere fino in fondo a questo progetto, che rappresenta un’opportunità unica di sviluppo per le nostre Comunità, le quali potranno beneficiare di un “turismo lento”, basato sul treno, sul cicloturismo e su percorsi naturalistici e culturali, oltre che enogastronomici che promuovano le eccellenze della nostra splendida Pedemontana.

domenica 2 ottobre 2016

Progetto scuole: "Alla scoperta dei mestieri del ferroviere" si parte da Gemona

Martedì 4 e mercoledì 5 ottobre la Direzione Regionale Trenitalia, in collaborazione con l’Amministrazione di Gemona del Friuli, il Comitato Pendolari Alto Friuli e l’Associazione Ferrovia Willy organizzerà due giornate dedicate al progetto Scuole, “Alla scoperta dei mestieri del ferroviere”.
Il progetto coinvolgerà alcune scolaresche della Scuola Paritaria di Santa Maria degli Angeli e dell’Istituto Comprensivo di Gemona.
Si tratta di un progetto pilota, unico in Italia, che intende promuovere la mobilità sostenibile mediante l’utilizzo del treno.
A tal fine è previsto il coinvolgimento delle scuole del Friuli Venezia Giulia mediante visite guidate a bordo treno e in stazione, nonché presso le officine e la sala controllo di Trenitalia, illustrando agli alunni le mansioni del ferroviere e in particolare quelle del capotreno, del macchinista e del capostazione.
Ad accompagnare gli studenti ci saranno il Direttore Regionale di Trenitalia, dott. Simone Gorini, il Sindaco di Gemona, Paolo Urbani e i responsabili del Comitato Pendolari Alto Friuli e della Associazione Ferrovia Willy.
Gli alunni potranno viaggiare a bordo treno dove verrà loro illustrato il funzionamento della rotabile e le varie mansioni del personale di bordo, poi si passerà ad una visita in stazione, dove il personale di Trenitalia illustrerà come utilizzare i servizi tradizionali di stazione e come interagire con le nuove tecnologie offerte on line.
E’ previsto inoltre una visita alla Ferrovia Willy, nota “mini ferrovia”, realizzata in scala 1:6 e lunga oltre 1 km, lungo la quale circolano treni in miniatura, riprodotti fedelmente.
L'unicità di questa linea è rappresentata dal “sistema ferroviario”: la mini ferrovia è infatti gestita come al vero tramite complessi apparati elettrici che comandano segnali e scambi, ottenendo la circolazione dei treni nello stesso modo delle FS. Particolari sono poi le locomotive a vapore che vengono alimentate con il carbone e riproducono il funzionamento delle vere locomotive, destando sempre la curiosità di grandi e piccoli per un mezzo ormai raro ma sempre affasciante.
La visita si concluderà poi al Museo di Palazzo Elti dove gli alunni potranno visionare in anteprima la Mostra “La Ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo”, organizzata dal Comitato Pendolari Alto Friuli con la partnership dell’Amministrazione Comunale di Gemona del Friuli, della Fondazione Ferrovie dello Stato e del Messaggero Veneto, la quale verrà inaugurata sabato 8 ottobre alle ore 18.00 dall’ing. Luigi Cantamessa, direttore della Fondazione FS.